Mentre Richard Curtis era
impegnato nella sceneggiatura di "Quattro matrimoni e un funerale", Philip
O'Connor portava il racconto anche in un romanzo. Ed è a queste pagine più che
alla stesura per il cinema, che Enzo Consoli è ricorso nella sua elaborazione
teatrale scrivendo, praticamente, un nuovo testo (sottoposto all'approvazione
dell'autore inglese). La storia, come ricorderà chi ha visto il film (1944,
regìa di Mike Newell, tra gli interpreti Hugh Grant, Andie McDowell, Simon
Callow, Mr.Bean, grosso successo di pubblico), è quella di Charles, assiduo
frequentatore di cerimonie nuziali, anche se sempre in ritardo e abbonata alla
gaffe (sulla scena Pietro Longhi il quale dello spettacolo è anche produttore
con la sua cooperativa Teatro Artigiano di Roma) che ha due pretendenti - la un
po' snob Fiona (Gabriella Silvestri) e la appiccicosa e piagnucolante Henriette
(Giorgia Passeri) - ma che perde la testa per l'americana Carrie (Cristana
Lionello); la quale, dopo aver avuto, dice, 33 uomini (e il 32esimo è stato
proprio Charles, in due fugaci incontri…ravvicinati), sposa, però, un ricco
scozzese.
Via via, nel dipanare
della storia ci sono altri matrimoni, tutti nati dalle relazioni intrecciate dai
personaggi onnipresenti alle varie cerimonie, fino a quello di Charlie ed
Henriette - officiante uno dei tanti amici diventato un (magari, un po'
pasticcione) sacerdote (Adriano Agrimi) -, che però va in fumo quando Carrie gli
rivela il fallimento del proprio e vola tra le sue braccia. Il funerale? E'
quello dell'estroso ed anticonformista gay Gareth (Emanuele Magnoni) durante il
quale il suo amante (Sergio Zecca) legge una toccante poesia di Wystan Hugh
Auden. Testo scritto in punta di penna, la storia tra Charles e Carrie, tra un
pizzico di romanticismo e un'ironia spesso amara, diventa quasi uno snodo a
tutte le altre vicende raccontate a volte con brìo a volte condite di piccoli
colpi di scena, con la sostenuta regìa di Silvio Giordani. Accanto a Pietro
Longhi e Cristiana Lionello, ed a quelli già citati, si muovono con godibili
sottolineature anche Mario Di Franco, Elena Pandolfi, Carlo Ettorre, Laura
Jacobbi, Roberto Attias, Riccardo Belpassi, Laura Cocchi, Marco Austeri, con
Elena Paoletti ed Emanuele Melisurgo che, oltre ad interpretare due dei
personaggi, la prima come cantante il secondo al sassofono diventano due "ombre
musicali" che accompagnano gli stati d'animo dei d..ue protagonisti (le musiche
originali sono di Riccardo Belpassi). Scene, colori pas.tosi e piccole
invenzioni, di Leonardo Conte e Alessandra Panconi, costumi di Mariella D'Amico
(abiti da sposa e da cerimonia di Radiosa).
Al Teatro Manzoni (via Monte Zebio 14 - Tel. 06/ 3223634) si
replica fino al 16 aprile.
Tonino Scaroni
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